lunedì 12 dicembre 2011

Ci siamo incontrate venerdì 2 dicembre al Circolo Arci di S.Alessio.
Uno spazio che ci ha un po’ strette e costrette , ma che abbiamo in definitiva vissuto davvero bene “insieme”.
Inviamo a tutte voi il resoconto della serata perché vogliamo condividere opinioni, sensazioni e visioni;
perché sia il primo passo di un percorso comune.

Eravamo tante per un venerdì di novembre, probabilmente tutte mosse dal bisogno di ritrovarsi e dialogare, di rintracciare qualcosa che ci accomuni.
Negli ultimi tempi ci siamo sentite a lungo sole nella riflessione sugli eventi della politica; ci siamo sentite
disgustate, indignate, isolate.
Questa serata ha voluto essere un modo per rompere il nostro isolamento. Per confrontarci ed ascoltarci.
Ognuna di noi ha il suo modo di essere, la sua storia, il suo linguaggio. Ci accomuna il rifiuto di ogni condiscendenza, dell’accettazione passiva e acritica di decisioni prese da chi non sa e non vuole ascoltare la nostra voce.
Ecco una sintesi delle nostre ” voci ”
Ha iniziato GEMMA, che ha raccontato di come un piccolo gruppo di donne si sia incontrato, un paio di mesi fa, per una esigenza spontanea e di come, con semplicità, si sia trovato a riflettere su temi non così consueti per una cena tra donne:
“la politica e cosa può fare ciascuna di noi in prima persona”
Dal piccolo gruppo iniziale , che ha visto maturare, in poco tempo, un grande entusiasmo sono nate idee,
considerazioni che abbiamo voluto condividere con il “Centro Donna” e con “La Città delle donne”. Ora con voi. La speranza è che si aggiungano altre voci e che la nostra proposta diventi un progetto condivisibile e concreto.
“ cosa vogliamo”
1 ) RAPPRESENTANZA
Che la Giunta del Comune sia costituita al 50% da donne. E non in base al concetto delle quote rosa, ma come adeguata rappresentanza della realtà sociale, come affermazione di una modalità nuova di fare politica . E così per gli organi elettivi siano il 50% le candidature femminili.
2) VIGILANZA
C’è un forte disagio nei confronti di una politica autoreferenziale che non risponde ai bisogni dei cittadini.
E’ necessario scardinare un sistema guasto , esercitare un controllo stretto sulla spesa pubblica.
Eleggere in Consiglio Comunale una o più rappresentanti che siano indipendenti e vigilino sugli atti
amministrativi.
3 ) INFORMAZIONE
Rendere pubbliche le decisioni prese in Consiglio Comunale. Rendere effettiva, condivisa e puntuale la
circolazione delle informazioni, in modo da rendere possibile l’esercizio di una effettiva partecipazione da parte dei cittadini.
4 ) PARTECIPAZIONE E DIFESA DEL BENE COMUNE
Attivazione di pratiche democratiche e di percorsi partecipativi che mantengano vivo il rapporto
istituzione-cittadini. Istituzione di una quota di bilancio partecipativo, quale strumento di coinvolgimento
responsabile dei cittadini e risposta precisa alle loro istanze.
Poi parliamo in tante:
ISABELLA : sono stata più volte presente al Consiglio Comunale, troppe parole. Forse la visione delle donne
può essere diversa, più concreta
MARIA CHIARA: pensiamo che il fatto di essere donne possa essere uno stimolo al cambiamento, possa contribuire a scalzare i giochi di potere.
LUISELLA : il cambiamento e’ necessario. Lo dimostra il fiorire di tante liste civiche nella nostra città. Ma sono veramente persone nuove?
GRAZIA : spesso è solo un tentativo di riciclare vecchi nomi con un vestito nuovo. Noi vogliamo veramente il ricambio. Ho aderito dall’inizio al gruppo. Lavoro a Firenze, tutti i giorni viaggio su treni sporchi e stipati. I servizi non funzionano. Mi sono decisa a fare qualcosa. Insieme si può
MARZIA : partecipare. Solo partecipando si può attivare il cambiamento.
I cittadini hanno il diritto di vigilare, di comprendere, di vedere rispettate le loro esigenze
LUCIA: c’è una legge regionale che prevede progetti di partecipazione attivati da cittadini, associazioni,
comitati. Decade nel 2012 . Dobbiamo riappropriarcene e fare in modo che venga rinnovata.
L’informazione è importante.
PATRIZIA: ho apprezzato gli interventi , quello di Lucia in particolare. C’è bisogno di concretezza, di fatti.
ILARIA : Ma perché siamo solo donne ? Perché una lista di donne ?
DARIA: le donne sono poco rappresentate , pur essendo la metà della popolazione. Le donne lavorano
fuori e dentro casa, contribuiscono all’economia del paese, ma i servizi sono pochi. Non sono sempre informate, non hanno voce. Sentivo un grande disagio. Mi sono avvicinata al gruppo per capire.. O meglio , per dare il mio contributo

ANNAMARIA : Io vivo come impellente il bisogno di rappresentanza delle donne nei luoghi della politica. Partecipare alla pari , far sentire la nostra voce. Mi interrogo sulla possibilità di una lista al femminile; si possono fare delle alleanze .
MARIA GRAZIA: Ero al Centro Donna quando e’ stato presentato questo progetto. Ho sentito un’ energia diversa, nuova , ho sentito qualcosa che si muoveva. Non solo frustrazione e rassegnazione, ma desiderio di esserci per cambiare
CRISTINA : I punti sono condivisibili , mi trovano d’accordo . anch’io ho voglia di fare qualcosa
ISABELLA : ci sono già delle candidature? La gente non ti vota se non ti conosce
SARA: è giusto che ci sia ricambio, ci siano volti ed energie nuovi.
ILARIA: il problema della cultura è centrale. La nostra città e’ lottizzata dai soliti. E’ necessaria una rivalutazione della cultura come leva del cambiamento.

CAROLINA: la comunicazione è fondamentale. Per cambiare è’ necessario essere informate , altro problema è quello degli spazi.
PATRIZIA: gli spazi esistenti non si riesce a sapere a chi e come vengano assegnati.
ILARIA: manca totalmente l’informazione ai cittadini. Partendo dalla raccolta differenziata fino a tutte le altre iniziative e gli eventi che si organizzano sul territorio
LUISELLA : è necessario controllare , informare , elaborare , darsi una struttura.
MARY: iL Centro Donna si è proposto di contribuire ad arricchire il dibattito culturale della città.
Importante il discorso sulla rappresentanza, una lista di donne, il 50% di donne nella politica
può contribuire a risolvere i problemi del territorio , della vivibilità. Le periferie sono abbandonate, il verde .
scomparso.
SARA presenta un questionario elaborato da GIULIA, che ha dovuto andare via prima con Caterina, sei mesi, la più piccola del nostro gruppo.
Il questionario e’ un piccolo strumento in elaborazione, pensato per avvicinare la gente, per comprenderne
i bisogni , ma dovrà interrogare anche a noi. Aiutarci a capire dove indirizzarci , su cosa vogliamo
incidere.
LUISA : Ma quale questionario ? Ne abbiamo visti troppi e non scoprono nulla di nuovo !
C’è bisogno di fare. Di essere concrete. Ho materiale che potrebbe già esservi utile,se volete, ho degli statuti da utilizzare per la costituzione di una lista civica, li porto.
E’ necessario passare al fare
PAOLA:anche io posso portare informazione su come costituire una lista civica., Ma interroghiamoci ancora sulla lista appunto, sulle alleanze e le convergenze, sul femminile. E’ importante interrogarci. Dobbiamo smettere però di essere timide ed indecise; dichiarare la nostra scarsa esperienza può essere anche un vantaggio. Ognuna di noi può portare un contributo. Entrare nei tavoli di lavoro, informare e essere informate. Assumere la nostra personale responsabilità.
ROBERTA : è evidente la necessita di incontro e di dialogo, ma è necessario conoscere i meccanismi della politica e della amministrazione pubblica. Vogliamo uscire dall’isolamento. Sostenere una candidatura che ci rappresenti.
MANUELA : il mio fare politica fino ad ora si è espresso solo votando, ma ora penso che non basti più.
GRAZIA: è necessario studiare, informarsi, darsi una struttura , organizzarci e farci conoscere.
Il TAM TAM è la nostra peculiarità.

L’incontro si conclude con un appuntamento per il 18 gennaio, il luogo verrà comunicato.
In questo mese non molliamo la presa, parliamo con uomini e donne del nostro progetto, raccogliamo idee,immaginiamo modelli organizzativi. Riflettiamo e chiediamoci se ce la sentiamo, di fare questo coraggioso passo: dare vita ad una lista civica, che prefigura un nostro deciso impegno personale e ...pensiamo alle candidature.
Un abbraccio da
Le donne de’ “La città che vogliamo”

domenica 11 dicembre 2011

2 Dicembre - Foto Giulia e Sara


Grazie!!!

Care Amiche,

sono passate già due settimane dall’incontro del 2 dicembre al Circolo Arci di S. Alessio. Volevamo ringraziarvi per l’energia che ci avete portato. L’energia e la voglia di esserci hanno caratterizzato il gruppo sin dall’inizio, ma sono elementi vitali che hanno bisogno di essere continuamente nutriti.
La nostra organizzazione (associazione, comitato...?) si trova ancora ad uno stato embrionale. Logistica e catering li avete sperimentati e, presuntuosamente, crediamo di essercela cavata. C'è chi poi tra noi si occupa dei contatti con l'esterno, chi di  ricerca e documentazione, chi cura la rassegna stampa, la stesura dei documenti, la grafica, la burocrazia e chi ha il compito di coordinare il tutto. Senza dubbio allo stato attuale ci manca qualcuno che si occupi con sistematicità e competenza della comunicazione: si accettano suggerimenti e candidature!
Questo è ovviamente un organigramma di massima, più che altro uno strumento per ottimizzare i tempi, ma  i ruoli sono interscambiabili e sovrapponibili a seconda delle necessità.
Insomma se non si fosse capito ci auguriamo che il gruppo si allarghi, diventi sempre più numeroso, chiassoso e colorato.
Molte di voi hanno lasciato le coordinate nel nostro “libro mastro”, altre speriamo di raggiungerle con questo blog, ma soprattutto con un sano passaparola.

Per ora vi salutiamo, sperando di incontrarci presto.

Le donne di “La Città che Vogliamo”

giovedì 8 dicembre 2011