mercoledì 1 febbraio 2012

Appunti per un programma

L U C C A C O M E …
… la città che vogliamo


Il Bene Comuneè il nostro faro
Che e si declina in
- rappresentanza
- partecipazione
- trasparenza
- vivibilità,
- inclusione
- attenzione alle scelte del potere


Attestato che rappresentanza partecipazione e trasparenza sono
istanze di etica e di metodo tra loro inscindibili e comunque irrinunciabili,

per la Lucca che vogliamo punteremo su

- Protagonismo femminile: quali impedimenti politici, culturali, economici, la violenza anche fisica, per iniziare a indicare la via di un loro superamento

- attenzione al sociale, con l’individuazione delle problematiche
delle famiglie e di tutte le età. dei giovani con le loro giuste aspettative,dell’infanzia, degli anziani

- Il lavoro e i suoi tanti problemi, analisi anche delle proposte alternative che si possono mettere in campo di fronte alla crisi: per es. la “banca del tempo”
- salvaguardia del territorio e dell’ambiente: a partire dalle mille facce del quotidiano, dalle scelte di urbanistica, (no a nuove costruzioni, riutilizzo e ristrutturazione dell'esistente....) di mobilità (incentivazione del trasporto pubblico, car sharing, car pooling, piedibus, piste ciclabili...), di stili di vita, che vediamo in gran parte confluire nell’obbiettivo “Rifiuti zero”;
- Agricoltura: valorizzazione dei suoli coltivabili, valorizzazione delle modalità ed esperienze dei Gruppi di Acquisto Solidali: relazione col territorio, agricoltura locale e biologica ecc...
-
La scuola, la cultura, le “culture”. “noi e gli altri” (apertura progettuale Al mondo ), Mondi dalle illimitate potenzialità che chiedono sostegno e idee. Necessità di spazi sociali per gruppi e associazioni

- Sviluppo economico, quale: energie alternative, riconversioni industriali, ristrutturazioni di edifici....


Dietro questi enunciati c’è e ci sarà molto lavoro. Lavoro dal basso. Di esperte e no..
Perché il nostro primo obbiettivo è diffondere consapevolezza e stimolare partecipazione. Fare rete.
Per dar vita un rinnovamento nella percezione di quel che ci circonda: il Bene Comune.
E lo perseguiremo, con tenacia e coraggio. e fantasia. Che e poi quello che le donne fanno sempre e da sempre. Ovunque.
Carissimi
(dra abbiamo anche uomini con noi!)

Dell'incontro di ieri sera diremo solo l'essenziale, oggi.
Abbiamo ascoltato più voci. La fotografia di questa società. La delusione che viene
dalla politica. Incoraggiamenti. Dubbi. Puntualizzazioni.
Poi ci siamoo contate.
E 32 di noi hanno accettato la proposta della LISTA CIVICA AUTONOMA.
Una lista di donne consapevoli della difficoltà del percorso.
Che scelgono l'autonomia da condizionamenti altrimenti inevitabili.
Che vogliono aprirsi verso la società civile in tutti i suoi risvolti
Che vogliono avere gli occhi aperti su quanto avviene.
Per misurare e misurarsi.
Aperte ad ogni contributo.
Consapevoli che i loro valori e la loro forza sono indispensabili
per far sì che qualcosa cambi.

Confermiamo a tutti l'appuntamento fissato per mercoledì prossimo (ore 21 a Le Vele)

martedì 24 gennaio 2012

Verbale del 18 Gennaio a " Le Vele"

Gemma

Ci siamo trovate in un gruppo di donne circa 3 mesi fa più o meno a una certa soglia di età,circa 50 anni , con la consapevolezza di voler esprimere oltre la rabbia,con la consapevolezza di aver risorse, energie e volontà da mettere in ballo, la nostra volontà di cambiare le cose, se continuiamo a delegare poi ci troviamo in una situazione che non ci piace. Nessuna di noi ha un back ground politico e ci sentivamo insicure, questo per farvi capire quale è l’essenza del gruppo iniziale , subito forte era la voglia di confrontarci ,di parlare,tutte hanno parlato chissà quante donne come noi all’interno delle loro case, in questi anni ,avevano voglia di parlare. Ora faccio una piccola parentesi: su RAI 5 c’era un programma, veniva presa una parola e messa sotto la lente ed era “climatizzatore”,tutti in casa con la stessa temperatura, col computer e la televisione e il telefonino ,on ci sono più puzze ,tutto è all’interno della casa e si perde contatto col fuori, non si è più collegati con l’esterno , anche se sembra che sei collegato con tutto il mondo sei sempre più emarginato. Da questo gruppo iniziale è venuto fuori un documento dove abbiamo messo giù 4 – 5 punti irrinunciabili su cui vogliamo confrontarci, il documento è disponibile,lasciate una mail,e quindi vi manderemo la documentazione prodotta fino ad ora. I punti erano 7 riconducibili a 4 : rappresentanza femminile,in questo ultimo periodo le donne sono state promotrici di manifestazioni grandiose, ne cito solo una, la prima manifestazione sulla scuola, enorme,a Roma si parlava di due milioni di persone,un mare di gente, passata inosservata, poi un tripudio di creatività, niente,poi la manifestazione del 13 febbraio, donne che volevano affermare i propri bisogni, una manifestazione partita dalle donne non per escludere gli uomini, non siamo femministe ma nel nostro paese la posizione delle donne è spaventosa, siamo in fondo a tutte le classifiche dei paesi civili per mancanza di diritti ,siamo risorse per l’economia, le nonne suppliscono agli asili nido, guardiamo gli anziani,ci vogliono portare in Europa aumentando l’età per la pensione ma non siamo pari per diritti e servizi con gli altri paesi europei. Il primo punto è quello della rappresenta al 50% e abbiamo pensato di appoggiare il candidato di sinistra che sottoscriveva le nostre richieste e perché chiediamo il 50 %? perché la presenza femminile porta una sensibilità diversa , le donne sanno bene lottare per i bisogni e hanno capacità nella vita privata di caricarsi di molte responsabilità ma siamo guidate da uomini, naturalmente è escluso il signore coraggioso qui presente stasera. Le donne sanno avere una prospettiva diversa.
Poi volevamo lavorare sulla trasparenza, sulla comunicazione delle decisioni che avvengono all’interno dei palazzi del potere, dalla giunta, dal Comune, non ci arrivano le informazioni. Come contribuenti paghiamo le tasse, come sono investiti questi soldi? in questi ultimi 20 anni il degrado a Lucca è visibile, si è pensato a fare interessi privati sono stati sottratti ai cittadini spazi comuni e dati ai privati e nessuno di dice nulla , un esempio? l’IMT si è presa gli spazi più belli di Lucca, con 111 studenti e qual è la ricchezza che portano alla città? Mentre le nostre scuole sono fatiscenti, io faccio l’insegnante.. sì mi commuovo .. c’è chi deve stare a scuola col cappotto, ci sono strade senza marciapiedi con gente che ci muore, ma non lontano, a S.Anna, no solo affari e affari, almeno la comunicazione delle decisioni che vengono prese a nome nostro, la democrazia è una delega , queste persone che rappresentano noi, loro hanno il dovere di metterci a parte. Sono andata 3-4 volte ad assistere a riunione consiglio comunale: indignazione è la parola più buona, intanto tutti al telefonino, incapaci di ascoltarsi, sono andata in occasione della mobilitazione contro la costruzione di un mostro a s. anna portata avanti da un piccolo gruppo di cittadini. L’opposizione veniva a fare discorsini, ma anche ci scoraggiava,quindi trasparenza,c’è bisogno di concretezza per quello abbiamo deciso di sentire altre persone, altre donne.

All’inizio abbiamo detto va bene Tambellini ti appoggiamo e vediamo dove arriviamo. Ma dopo non abbiamo avuto più notizie, poi ci sono le ultime cose che non voglio neanche affrontare ma l’immagine che i partiti danno in questo momento non è certo confortante. Con Baccelli, non bella impressione che danno i partiti,di scannarsi tra di loro,tante persone che non votano più e noi volevamo cercare voti tra quelli che non votano invece è fondamentale votare e come fa il cittadino che ha un ‘idea a portarla avanti?ci hanno tolto la speranza. Partecipazione.Come si fa a partecipare? Dove sono i luoghi? Non ci sono spazi , per trovare questo posto c’è voluta tutta, abbiamo chiesto spazio alla provincia, ma per statuto non danno lo spazio x politica,poi mi hanno chiesto se era per un gruppo cattolico. Poi arriviamo qui e ci danno il posto per 70 euro.
Questo punto della partecipazione ci teniamo fortemente. E cos’è che può agevolare la partecipazione? Alcune leggi lo permettono, per es. inserire una quota di bilancio partecipativo. È l’unico modo attraverso cui i cittadini hanno la possibilità di far qualcosa perché hanno dei soldi.
Siamo fermamente convinte che al centro di ogni azione politica ci deve essere il bene comune, alcune di noi hanno partecipato al referendum sull’acqua, unico strumento di democrazia diretta che noi abbiamo, ma invece ci vengono scippati o prima o dopo tutti, non so i cittadini in che cosa devono aver fiducia
Decidere quale è la strada da percorrere stasera.

Tiziana
Parlerò del movimento SNOQ (Se Non Ora Quando) incontrato a Pisa in una riunione di tutti i comitati della Toscana. Lì si è confermato di mantenere la caratteristica della trasversabilità, il discorso del 50% della presenza femminile nei luoghi di potere e l’ autonomia. Allora praticamente sembra che anche a Pistoia venga fatta una lista femminile. Stasera bisogna vedere se ci sono le risorse e i numeri, la lista civica non è facilissima però stasera dobbiamo decidere se facciamo o no la lista di donne o se non incanalare questa energia in SNOQ adesso che ci sono gli Stati Generali . Stasera è un po’ la decisione,per lo SNOQ la riunione è mercoledì alle 18. La cosa che mi ha molto colpito è che il comitato di Pisa sta in un bel palazzo della provincia e ci fanno tantissime attività, contro la violenza , con le detenute, per es. qui non c’è un posto un luogo ecc. a Pisa gliel’hanno dato dopo delle lotte durissime una ventina d’anni fa. Decisamente bello. Anche quelle di Livorno .. proviamo a cambiare, basta dirlo però, voi siete interessate a costruire la lista o un movimento.. uscire stasera con dei numeri, e poi c’è da vedere la candidatura.

Gemma
Stasera volevamo fare anche degli interventi su dei settori individuati nella società, per esempio nella sanità c’è un medico donna che però non è potuta venire, bisogna individuare quali sono i punti da toccare.
MGrazia
Qualcosa sulla scuola, oggi mi dicevo sono troppo stanca , una classica mattinata con 37 alunni perché le colleghe erano ammalate

Le donne si occupano delle malattie dei figli e degli anziani ma dobbiamo farlo senza disturbare è questa la situazione della scuola italiana. E’ in corso un censimento sulle classi che non sono a norma sono più di 13000 . La stanchezza deriva dall’aver sostenuto una giornata così e dal vissuto quotidiano, nulla di nuovo però questa stanchezza può andare al di là della rabbia che provo di fronte ai TG, non è molto costruttivo. In questi anni tante donne tanti uomini non sono stati chiusi in casa hanno cercato di fare quello che potevano io oltre il vissuto personale e la stanchezza e qualche volta l’indifferenza a un certo punto mi sono svegliata e ho detto ma qui cosa sta succedendo. Viene eroso il diritto allo studio, alla salute, tanti diritti che sono scomparsi, in che modo si può incidere, la rabbia deve dare la spinta, ma poi bisogna costruire. Mi venivano in mente le madri di Plaza de Mayo,la grandezza di queste donne, hanno occupato uno spazio pubblico, hanno denunciato e lo hanno fatto con costanza. Queste tre cose insieme. Ce n’è da denunciare ed è con la perseveranza ,alcune battaglie vanno affrontate così, piano, come la goccia d’acqua, continua, come quella del parco di S.Anna . Ci sono altrettanti punti di speranza oltre a quelli di disperazione. Quindi denunciamo, torniamo fuori e con costanza..Prima qualcuno raccontava dell’Equador ..
Intervento
Hanno mandato via il governo senza perdere un’ora di lavoro, si riunivano tutte le sere facendo solo rumore, rumore e questi sono scappati
Maria grazia
Ora ognuno di noi fa i conti con la propria energia, bisogna creare una rete,può essere importante, ognuno ci mette del suo, ci vuole del tempo, le manifestazioni sono state bellissime anche se vengono sempre sminuite poi ma sono momenti importanti ma però non abbiamo cacciato via noi Berlusconi, la Lega non è un pericolo lontano.

Giuseppina
Degli argomenti che riguardano l’ambiente noi è tanti anni che lavoriamo nel gruppo ambiente e futuro ci siamo incontrate con questo gruppo di donne de La città che vogliamo che vuole occuparsi della Lucca in cui siamo nate. Da anni è la morta civile, non c’è mentalità aperta, vogliamo iniziare un percorso di cosa fare, non di rottura, ma farlo a piccoli gruppi. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità a contribuire a una lista di donne che si proporne alla cittadinanza con sue candidate e una sua originalità di risveglio, di pungolo che permetta anche a piccoli gruppi di avere voce fuori dagli interessi e dalle cordate, poi nessuno ha la verità in tasca , noi vogliamo collaborare a cose concrete, il nostro movimento ha lavorato sui rifiuti partendo da esigenze pratiche, sono nati gruppi di cittadini, tra cui molte donne, per difendere l e loro famiglie e qui sono nate esperienze significative. Il comune di Capannori ha sposato alcune idee, c’è una volontà fortissima di risolvere dal basso molti problemi, e questo governo ha sposato le vecchie idee, non certo il progetto rifiuti zero, i nostri conterranei emigrati sono nel mondo promotori di tante esperienze che ci devono rendere orgogliosi, la riduzione dei rifiuti, qui è stata ripresa a parole ma non c’è volontà di capire e di andare a vedere quello che fanno gli altri,i rifiuti sono una sciagura , provocano danni ambientali alla salute e questa battaglia se non scende a compromessi i riesce a raggiungere l’ obiettivo .Quando siamo partiti era il 95/96 tutti ci prendevano in giro per la lotta contro l’inceneritore ,non bisogna scoraggiarsi, se si pensa di vincere gli interessi dei grandi gruppi internazionali facilmente, non è possibile. Ma alla base ci deve essere la solidarietà, devono essere chiari i principi, purtroppo la regione toscana è molto falsa, decide gli incontri di studio ecc, si spendono dei soldi e poi arriva a commissionare l’impianto perché strategico e quindi si fa tutto come prima e se questi attacchi vengono da destra in maniera più cialtrona, vengono anche dal centro sinistra in maniera più subdola . Voi fate il conto, il 20% ha votato per Baccelli, ai partiti non interessa la partecipazione e decidono tra di loro come sta succedendo ora. Il problema della mobilità è gravissimo, ma non si risolve a costruire più strade anzi il traffico aumenta a costruire più strade, ci si può organizzare in modo più civile perché la salute è la cosa più importante .E’ un obiettivo più difficile perché nella nostra mobilità non siamo disponibile a cedere, il taglio sui trasporti colpisce i lavoratori, sappiamo che è un territorio difficile, però piccoli interventi ci sono, lo spazio è stato creato, senza fare lotte tra Lucca e Capannori, la cappa di smog sopra la piana era per tutti. Siamo andati dal Del Ghinghero e lui ha preso il nostro progetto facendosi poi le arie. Come cittadine, come primo turno vogliamo partecipare autonomamente, dobbiamo avere il coraggio di studiare le alternative, noi stiamo finendo male come sviluppo sostenibile. Non sono esagerazioni.
Intervento
Se ho capito volete fare una lista civica autonoma?

Gemma
Noi inizialmente avevamo ragionato in questi termini, di appoggiare Tambellini, cercando di coinvolgere le tante persone non votano ma non è arrivata nessun argomentazione da parte loro, non c’è stata una risposta
Carolina
Per il momento non ci concentriamo su questa cosa, perché così sono le cose al momento e così non ci piacciono. Dal punto di vita politico la famiglia. Cosi stanno le cose e così non ci piacciono, appartenere a una famiglia non ci piace, ci piace costruirla, in questo momento non c’è nessun segreto ci siamo incancrenite su questa cosa del Tambellini sì e Tambellini no , soprassediamo andiamo oltre, siamo partite con un programma prima di avere un candidato e su questo cerchiamo il vostro appoggio superando questo impass momentaneo, dobbiamo contarci ed andare avanti, in un secondo momento faremo delle considerazioni sul sindaco, abbiamo scoperto di ascoltarci, di saper costruire qualcosa con l’aiuto di persone che hanno più esperienza di noi, in questo momento non ci conviene appoggiare un candidato.
Intervento
Io è la prima volta che vengo se ci dovesse essere una votazione per l’appoggio a Tambellini io non vengo più

Intervento
Io pure

Intervento
Secondo me questo movimento ha bisogno di un po’di utopia, se giochiamo sempre di rimpallo non ha senso questo a prescindere dalle persone che possono essere buone ,mi interessa cambiare, facciamo la lista, non è un movimento che deve sostenere qualcuno, ma deve vedere quali sono i problemi, se non raggiunge il quorum la gente, gli amici ci avranno conosciuto per quello che siamo e se perdiamo pazienza. Quando mi arrabbio perché non ho un mezzo di trasporto io faccio politica ma non quella dei partiti, in realtà loro cosa fanno? Fanno i loro interessi, noi li paghiamo e se durante il loro mandato sbagliano devono pagare come tutti se no non si capisce più niente.
Intervento

Voglio sapere se questa posizione di autonomia è personale o del gruppo
Gemma
ci sono state al nostro interno delle divisioni,una parte è per il movimento e una per Tambellini.

Barbara
Mi sembra che questo movimento di donne sia nato con l’occasione precisa delle elezioni del sindaco mi sembra di capire che questa rabbia vuole essere in un processo politico se no può trovare canali diversi, buonissima occasione per portare idee diverse . a me sembra importante trovare una forma perché il tempo stringe non possiamo discutere senza sfociare in un progetto strutturato. Io mi chiedo data la situazione fluida di questo momento che noi non si possa prendere la strada di una lista di appoggio a Tambellini e il fatto che lui sia stato contattato e poi non si sia fatto vivo non è certo quello che ci può fermare, bisogna portare punti politici da farsi appoggiare, punti che vengano fuori da una conoscenza delle problematiche , io mi auguro di contribuire, mi auguro che questa sera venga fuori una posizione di questo genere, io ho paura delle cose che si trascinano.

Michela
io non capisco, che le cose vadano piano o veloce, questo è un processo generativo. La politica che voglio fare non è x contrattare con i poteri forti io la voglio fare parlando con la gente, relazionarmi con le persone, io la politica la voglio diversa ,voglio una politica che parta dal basso, una via di mezzo tra l’istituzione e il movimento.


Barbara
i punti di riferimento per me sono i tempi limitati, gli aspetti burocratici..non possiamo lasciarci con una decisione di rimandare a un'altra riunione ancora, fra di noi non possiamo fare finta che non ci sia questa situazione, non possiamo dire che andiamo per la nostra strada, noi siamo in questa Lucca, in questa situazione..


Grazia
Faccio parte delle 15 iniziali. C’è una parola che finora stasera non è stata pronunciata, una parola importante, la parola crisi, che ognuno ce la sta ammanendo in modi diversi. A mio parere la crisi profonda che stiamo attraversando è una crisi di modello di sviluppo e non ci usciremo con dei modelli che stanno dentro a questo modello… si stanno dicendo delle cavolate,sarà lunghissima non ne vedremo la fine, né noi, né i nostri figli né i nostri nipoti, tutte le soluzioni che stanno dentro a questo modello sono destinate a fallire, invece dobbiamo rimboccarci le maniche,mo’si fa in un altro modo e le donne sono depositarie di questo altro modo, non ho una tradizione femminista, ho sempre pensato a una compensazione tra i sessi,adesso rivendico la diversità,bisogna rimboccarsi le maniche perché gli uomini non hanno saputo cavare un ragno dal buco , le 4 parole d’ordine,la rappresentanza, la trasparenza nelle comunicazioni che rendano conto, la voglia di partecipazione, vogliamo ragionare dei beni comuni ma tutto deve essere supportato dal COME, come si raggiungono questi obiettivi,come. A Fragai a fianco di Rossi dopo aver sentito che la gente non voleva l’inceneritore ha dato l’avvallo alla decisione della regione pur essendo il paladino della partecipazione,io ho sempre votato a sinistra ma ora non ho più fiducia nel sistema dei partiti ,allora il come, noi siamo più per l’accoglienza perché siamo per l’inclusione,certo la manager di Vogue è come Marchionne anche se donna, dobbiamo tornare al nucleo tra escludere e includere noi scegliamo includere, portiamo in pancia un figlio per nove mesi, poi li facciamo crescere fino a 30 anni poi scegliamo più che la contrapposizione la mediazione, è la nostra disgrazia ma anche la nostra forza, noi non comunichiamo con il gigionismo ma ragioniamo per prossimità,facciamo due chiacchiere con due amiche poi loro fanno due chiacchiere con altre amiche e così si spargono a grappolo. La nostra creatività è generativa, non ci interessa quella pazza folle ma quella che fa nascere qualcosa, però ci sono delle feroci battaglie. Rosa Luxemburg ha fatto delle lotte contro il nazismo con le donne che non volevano mandare i figli alla guerra, così hanno lottato le madri di plaza di mayo,per obbiettivi concreti. Io sono a disposizione per discutere di queste cose, chi andiamo a sostenere è poco importante ma è importante il come. Secondo me se c’è qualcun o che incarna che incarna questi valori per me lo sostengo, ma per ora non ne vedo.

Gabriella
Sono piuttosto anziana e il tempo mi incalza. Sono 68 anni che vivo a Lucca e ho visto molte cose, sono stata comunista e mi piaceva Berlinguer . Tutto quello che avete detto lo condivido , faccio parte della città delle donne, e anche del centro donna ,Gemma venne da noi ed espose il suo progetto che mi sembrò vivace e disse che si sarebbe formato una lista a sostegno di Tambellini che è uomo corretto, non consumista, non è agganciato ai poteri forti, ma non lo sapete che dietro a Baccelli c’èil Marcucci? Tambellini va aiutato con questa elaborazione culturale e sociale ,con tutti questi suggerimenti che voi cercate perché se no va a finire che vince la destra.

Rossella
Tanto veloce non posso essere perché devo parlare di urbanistica, il primo atto che viene fatto dal sindaco quando si insedia è il piano regolatore ed è lì che il potere viene e si fa sentire, io sono una di quelle che ha fatto saltare il progetto Salt. Il Tambellini lo conosco onesto ma non mi sento in prima istanza di appoggiarlo, in prima istanza si va da sole se no and a spingere il carro del vincitore, il carro dell’uomo stupratore, siamo già troppo abituate. Negli ultimi 20 non hanno tenuto conto che il nostro territorio è un bene comune, c’era solo la vena di fare cassa con gli oneri urbanistici. Hanno proposto solo modelli di vita molto bassi e uno sviluppo non sostenibile. Soprattutto nella piana destre e sinistre si sono avvicendate a predare senza avere in cambio per la popolazione dei vantaggi. Territorio solo inteso come obbiettivo da aggredire, non possono permettersi di proteggere i più deboli. Invece va protetto il bene comune. Chi predica la privatizzazione cadrà nelle mani degli speculatori. La situazione della città è peggiorata, i trasporti vengono penalizzati, solo attraverso analisi possiamo ricucire gli strappi di tanto degrado ma non rimanendo ostaggio delle lobbies e anche delle strutture di partito. Perché si è costruito tanto? Si è dequalificato l’ambiente e il nostro bel territorio, mi sono cancellata dall’ordine degli architetti, le banche che strozzano, il cattivo gusto fanno perdere la caratterizzazione del nostro territorio e vanno a portarlo nell’anonimato. Se poi perdiamo i terreni ma poi dove si coltiva? sento parlare di orti cittadini ma dove? Nell’aiuola di viale Castracani? Va perseguito un impatto delicato. Serve programmazione, eliminazione delle spese inutili, 35 mila euro sono costate le proiezioni sulle mura di Lucca ma non è meglio abbattere d ogni spreco , cercare di cavare qualcosa dagli enormi interessi? Guardare nel dettagliato i vari luoghi residenziali , lo strumento dell’ esproprio è legge dello stato, ridimensionare i prezzi degli alloggi, fermare la speculazione, intervenire sugli immobili dismessi, meglio che non affidare ai privati l’ex cinema di piazza Verdi , l’ostello , la palestra ai Bacchettoni, l’ospedale,la manifattura, insomma restituire dei luoghi importanti alla comunità, fermare la grande distribuzione, educare i giovani, fare dei servizi pubblici adeguati, seguire il problema dei posti di lavoro, pensare alla decostruzione requisendo immobili …

Monica
Come si fa per costruire lista civica : abbiamo contattato la dottoressa Di Napoli che è funzionaria in prefettura per avere delle informazioni pratiche, lei è persona molto esperta, i contatti non sono stati solo tecnici anche perché lei sarebbe interessata a questo progetto della lista, si è già presentata con il Tagliasacchi, potrebbe essere anche lei una rappresentante della lista,però ora non possiamo parlare per lei ma si vedrà. La lista implica procedure tecniche piuttosto complesse,la presentazione di un certo numero di candidati e di un candidato sindaco e deve essere presentata al segretario comunale nei termini definiti dal 30 al 29 giorno e deve essere secondo una procedura codificata. Il segretario comunale riceve questa lista e viene redatta in base a candidature raccolte in numero da 27 a 40
Intervento
è stata ridotto in numero di 32 e minimo 16
Monica
il fatto è questo tutto viene stabilito secondo il numero degli abitanti, viene stabilito il numero dei candidati e il numero per sottoscrivere ( 200 minimo e 400 numero massimo). Poi la presentazione al segretario comunale e deve essere accompagnata da documentazione dettagliata, per es. l’elenco con tutti nominativi e i documenti e elenco sottoscrittori con documenti e iscrizione nelle liste elettorali, una dichiarazione di collegamento, due delegati , funzione importantissima, che fanno da collegamento tra la lista e il collegio elettorale che funziona da organo di controllo . Poi ci sono i rappresentanti della lista stessa che possono essere tra i candidati che poi vanno ai seggi x verificare la regolarità delle votazioni, degli scrutini. Poi bisogna verificare che non ci sia nessuna causa di incompatibilità all’elezione, i candidati devono essere ineccepibili …

La sala
e allora?? Fino ad oggi non hanno guardato???
Giuseppina
Autentica delle firme è il vero problema, se sei apparentato con qualcuno, se trovi chi ti fa passare le firme..
Annamaria
Sono abbastanza confusa. Noi come città delle donne abbiamo fatto comunicato di appoggio al Tambellini e che chiedeva al Baccelli di fare il presidente della provincia e di togliersi dalla candidatura. Nella situazione determinata adesso Baccelli resisterà x arrivare a uno scontro. Il problema è tutto aperto, noi possiamo dare il nostro appoggio a Tambellini e non siamo d’accordo sulla presentazione di Baccelli ma se faranno le primarie poi tra questi due candidati gli elettori sceglieranno quindi il problema ci coinvolge da vicino, io non sono per fare una lista a parte, nel senso che la collaborazione e il fatto di lavorare insieme è fatto importante ma la lista autonoma civica vuol dire occupare uno spazio pubblico, farsi conoscere ma può avvenire solo se le primarie sono indette . La mia scelta è appoggiare Tambellini e non Baccelli perché vuol dire spostarsi a destra .
Daniela
La valutazione da fare sulla lista propria è quella dei costi economici . Fare manifesti, volantini se no poi nessuno vi conosce per giungere a un quorum .La Baudoni ha fatto lista propria e non ha preso niente non ha avuto peso politico, se non si raggiunge un certo numero di voti non vale la pena. Bisogna valutare il peso del quorum,l’ eventualità di un ballottaggio.
Gemma
L’importante è che questo movimento abbia un contenuto , anche per i partiti è difficile scegliere in quale direzione andare, anche x noi ancora più difficile, ora è importante più o meno sapere su chi contare se no in 15 è un lavoro immane, bisogna trovare qualcuno per fare gruppi di lavoro. Ci sono alcune azioni che hanno valore di esempio. La gente non è più disposta di dare un voto solo perché la destra non vinca, una grande parte della popolazione non va a votare neanche una brava persona, Tambellini ha fatto una grande ingenuità a non fare le primarie, doveva pretenderle x legittimarsi perché ci sono delle lotte fratricide all’interno del PD, spero che voglia le primarie se no sarebbe una sconfitta, abbiamo votato sempre contro e si è perso sempre. se uno fa una lista e perde pazienza ma è dare un esempio questo sì che è importante oggi. Dare una speranza al cambiamento.
Appoggiare un candidato o un altro secondo me non è qualificante anche se capisco la visibilità che si ha in questo momento elettorale . È forse precoce presentare una lista ma se si va si deve rappresentare un’alternativa. Senza nulla togliere ai partiti politici non sanno ragionare in maniera diversa e così non si arriva a nulla. Facciamo una riflessione di una settimana e poi ci rivediamo e decidiamo.Però la domanda l’abbiamo fatta e mercoledì prossimo ci sarà la risposta.

mercoledì 11 gennaio 2012

LUCCA – LA CITTA’ CHE VOGLIAMO


Ciao ragazze,

ci incontriamo mercoledì 18 alle 21 alla Sala Polivalente de “Il Cantiere” (ex Ostello di Via del Brennero)
E’ quanto avevamo programmato nell’incontro del 2 dicembre scorso al quale molte di voi erano presenti e
l’invito vale anche per quante (non poche) sono arrivate nel frattempo.

L’ intervallo piuttosto lungo dal nostro primo incontro, dovuto principalmente alle Festività di fine anno, è
stato comunque fruttuoso. Abbiamo incontrato gente, abbiamo riflettuto e soprattutto abbiamo avuto modo
di respirare il clima. La “politica”, lo stiamo vedendo e leggendo tutti i giorni, ha cominciato a dare … il meglio
di sé.

Ora tocca a noi.
Il 18 vi racconteremo il cammino percorso e vi ascolteremo. E insieme decideremo.
Sui punti irrinunciabili del nostro programma
E sulla forma “politica” da dare al nostro movimento

I punti in sintesi:
Liste paritarie, giunta paritaria, trasparenza, partecipazione, ambiente (rifiuti zero? Comune Virtuoso?) Bene
Comune (che poi comprende quasi tutto);

la forma:
la lista civica resta il focus
da decidere il percorso e l’indirizzo finale.
La parola chiave è per noi in questo momento e in questa situazione “autonomia”
Una autonomia che ci dia modo di muoverci senza obblighi e paletti e che non ci precluda nessun scelta finale,
fino a metà febbraio.
La nostra lista avrà una candidata Sindaco, ma potrà divenire lista d’appoggio ad altro candidato.
(con noi il 18 ci sarà qualcuno che ci chiarirà il senso politico di quanto detto)

Se da questo momento lavoreremo insieme la scelta non potrà che emergere quasi spontaneamente (da noi e dalla
situazione esterna in evoluzione)

Lavorare insieme.
Conoscerete il 18 alcune di noi che mettono a disposizione le loro conoscenze per coordinare gruppi di lavoro.
Contiamo ve ne siano altre tra di voi.
Comunicare
Tutte noi saremo in grado di individuare un ambito (famiglia, lavoro, amicizie, altro) nel quale portare il nostro progetto.
Lo stiamo già facendo, ma dobbiamo intensificare.
Metteremo a punto anche gli strumenti di comunicazione tra noi.
E modi e toni per comunicare col … resto del mondo.

Partecipare
Lo ribadiamo in conclusione.
Vi chiederemo di essere con noi, se vorrete, offrendo competenze, tempo, attenzione, entusiasmo al percorso verso la Lucca aperta, trasparente, solidale,vitale e ancora più bella che vogliamo.
Fin da ora vi chiediamo di esserci, in tante. Spargete la voce e siate convincenti.
Se credete, potrete dare copia di questo comunicato.

PS
Per ragioni organizzative, vi chiediamo di dare riscontro a questa comunicazione.
Precisando in quante verrete. Grazie!



LA CITTA’ CHE VOGLIAMO
lacittachevogliamo@yahoo.it

lunedì 12 dicembre 2011

Ci siamo incontrate venerdì 2 dicembre al Circolo Arci di S.Alessio.
Uno spazio che ci ha un po’ strette e costrette , ma che abbiamo in definitiva vissuto davvero bene “insieme”.
Inviamo a tutte voi il resoconto della serata perché vogliamo condividere opinioni, sensazioni e visioni;
perché sia il primo passo di un percorso comune.

Eravamo tante per un venerdì di novembre, probabilmente tutte mosse dal bisogno di ritrovarsi e dialogare, di rintracciare qualcosa che ci accomuni.
Negli ultimi tempi ci siamo sentite a lungo sole nella riflessione sugli eventi della politica; ci siamo sentite
disgustate, indignate, isolate.
Questa serata ha voluto essere un modo per rompere il nostro isolamento. Per confrontarci ed ascoltarci.
Ognuna di noi ha il suo modo di essere, la sua storia, il suo linguaggio. Ci accomuna il rifiuto di ogni condiscendenza, dell’accettazione passiva e acritica di decisioni prese da chi non sa e non vuole ascoltare la nostra voce.
Ecco una sintesi delle nostre ” voci ”
Ha iniziato GEMMA, che ha raccontato di come un piccolo gruppo di donne si sia incontrato, un paio di mesi fa, per una esigenza spontanea e di come, con semplicità, si sia trovato a riflettere su temi non così consueti per una cena tra donne:
“la politica e cosa può fare ciascuna di noi in prima persona”
Dal piccolo gruppo iniziale , che ha visto maturare, in poco tempo, un grande entusiasmo sono nate idee,
considerazioni che abbiamo voluto condividere con il “Centro Donna” e con “La Città delle donne”. Ora con voi. La speranza è che si aggiungano altre voci e che la nostra proposta diventi un progetto condivisibile e concreto.
“ cosa vogliamo”
1 ) RAPPRESENTANZA
Che la Giunta del Comune sia costituita al 50% da donne. E non in base al concetto delle quote rosa, ma come adeguata rappresentanza della realtà sociale, come affermazione di una modalità nuova di fare politica . E così per gli organi elettivi siano il 50% le candidature femminili.
2) VIGILANZA
C’è un forte disagio nei confronti di una politica autoreferenziale che non risponde ai bisogni dei cittadini.
E’ necessario scardinare un sistema guasto , esercitare un controllo stretto sulla spesa pubblica.
Eleggere in Consiglio Comunale una o più rappresentanti che siano indipendenti e vigilino sugli atti
amministrativi.
3 ) INFORMAZIONE
Rendere pubbliche le decisioni prese in Consiglio Comunale. Rendere effettiva, condivisa e puntuale la
circolazione delle informazioni, in modo da rendere possibile l’esercizio di una effettiva partecipazione da parte dei cittadini.
4 ) PARTECIPAZIONE E DIFESA DEL BENE COMUNE
Attivazione di pratiche democratiche e di percorsi partecipativi che mantengano vivo il rapporto
istituzione-cittadini. Istituzione di una quota di bilancio partecipativo, quale strumento di coinvolgimento
responsabile dei cittadini e risposta precisa alle loro istanze.
Poi parliamo in tante:
ISABELLA : sono stata più volte presente al Consiglio Comunale, troppe parole. Forse la visione delle donne
può essere diversa, più concreta
MARIA CHIARA: pensiamo che il fatto di essere donne possa essere uno stimolo al cambiamento, possa contribuire a scalzare i giochi di potere.
LUISELLA : il cambiamento e’ necessario. Lo dimostra il fiorire di tante liste civiche nella nostra città. Ma sono veramente persone nuove?
GRAZIA : spesso è solo un tentativo di riciclare vecchi nomi con un vestito nuovo. Noi vogliamo veramente il ricambio. Ho aderito dall’inizio al gruppo. Lavoro a Firenze, tutti i giorni viaggio su treni sporchi e stipati. I servizi non funzionano. Mi sono decisa a fare qualcosa. Insieme si può
MARZIA : partecipare. Solo partecipando si può attivare il cambiamento.
I cittadini hanno il diritto di vigilare, di comprendere, di vedere rispettate le loro esigenze
LUCIA: c’è una legge regionale che prevede progetti di partecipazione attivati da cittadini, associazioni,
comitati. Decade nel 2012 . Dobbiamo riappropriarcene e fare in modo che venga rinnovata.
L’informazione è importante.
PATRIZIA: ho apprezzato gli interventi , quello di Lucia in particolare. C’è bisogno di concretezza, di fatti.
ILARIA : Ma perché siamo solo donne ? Perché una lista di donne ?
DARIA: le donne sono poco rappresentate , pur essendo la metà della popolazione. Le donne lavorano
fuori e dentro casa, contribuiscono all’economia del paese, ma i servizi sono pochi. Non sono sempre informate, non hanno voce. Sentivo un grande disagio. Mi sono avvicinata al gruppo per capire.. O meglio , per dare il mio contributo

ANNAMARIA : Io vivo come impellente il bisogno di rappresentanza delle donne nei luoghi della politica. Partecipare alla pari , far sentire la nostra voce. Mi interrogo sulla possibilità di una lista al femminile; si possono fare delle alleanze .
MARIA GRAZIA: Ero al Centro Donna quando e’ stato presentato questo progetto. Ho sentito un’ energia diversa, nuova , ho sentito qualcosa che si muoveva. Non solo frustrazione e rassegnazione, ma desiderio di esserci per cambiare
CRISTINA : I punti sono condivisibili , mi trovano d’accordo . anch’io ho voglia di fare qualcosa
ISABELLA : ci sono già delle candidature? La gente non ti vota se non ti conosce
SARA: è giusto che ci sia ricambio, ci siano volti ed energie nuovi.
ILARIA: il problema della cultura è centrale. La nostra città e’ lottizzata dai soliti. E’ necessaria una rivalutazione della cultura come leva del cambiamento.

CAROLINA: la comunicazione è fondamentale. Per cambiare è’ necessario essere informate , altro problema è quello degli spazi.
PATRIZIA: gli spazi esistenti non si riesce a sapere a chi e come vengano assegnati.
ILARIA: manca totalmente l’informazione ai cittadini. Partendo dalla raccolta differenziata fino a tutte le altre iniziative e gli eventi che si organizzano sul territorio
LUISELLA : è necessario controllare , informare , elaborare , darsi una struttura.
MARY: iL Centro Donna si è proposto di contribuire ad arricchire il dibattito culturale della città.
Importante il discorso sulla rappresentanza, una lista di donne, il 50% di donne nella politica
può contribuire a risolvere i problemi del territorio , della vivibilità. Le periferie sono abbandonate, il verde .
scomparso.
SARA presenta un questionario elaborato da GIULIA, che ha dovuto andare via prima con Caterina, sei mesi, la più piccola del nostro gruppo.
Il questionario e’ un piccolo strumento in elaborazione, pensato per avvicinare la gente, per comprenderne
i bisogni , ma dovrà interrogare anche a noi. Aiutarci a capire dove indirizzarci , su cosa vogliamo
incidere.
LUISA : Ma quale questionario ? Ne abbiamo visti troppi e non scoprono nulla di nuovo !
C’è bisogno di fare. Di essere concrete. Ho materiale che potrebbe già esservi utile,se volete, ho degli statuti da utilizzare per la costituzione di una lista civica, li porto.
E’ necessario passare al fare
PAOLA:anche io posso portare informazione su come costituire una lista civica., Ma interroghiamoci ancora sulla lista appunto, sulle alleanze e le convergenze, sul femminile. E’ importante interrogarci. Dobbiamo smettere però di essere timide ed indecise; dichiarare la nostra scarsa esperienza può essere anche un vantaggio. Ognuna di noi può portare un contributo. Entrare nei tavoli di lavoro, informare e essere informate. Assumere la nostra personale responsabilità.
ROBERTA : è evidente la necessita di incontro e di dialogo, ma è necessario conoscere i meccanismi della politica e della amministrazione pubblica. Vogliamo uscire dall’isolamento. Sostenere una candidatura che ci rappresenti.
MANUELA : il mio fare politica fino ad ora si è espresso solo votando, ma ora penso che non basti più.
GRAZIA: è necessario studiare, informarsi, darsi una struttura , organizzarci e farci conoscere.
Il TAM TAM è la nostra peculiarità.

L’incontro si conclude con un appuntamento per il 18 gennaio, il luogo verrà comunicato.
In questo mese non molliamo la presa, parliamo con uomini e donne del nostro progetto, raccogliamo idee,immaginiamo modelli organizzativi. Riflettiamo e chiediamoci se ce la sentiamo, di fare questo coraggioso passo: dare vita ad una lista civica, che prefigura un nostro deciso impegno personale e ...pensiamo alle candidature.
Un abbraccio da
Le donne de’ “La città che vogliamo”

domenica 11 dicembre 2011

2 Dicembre - Foto Giulia e Sara


Grazie!!!

Care Amiche,

sono passate già due settimane dall’incontro del 2 dicembre al Circolo Arci di S. Alessio. Volevamo ringraziarvi per l’energia che ci avete portato. L’energia e la voglia di esserci hanno caratterizzato il gruppo sin dall’inizio, ma sono elementi vitali che hanno bisogno di essere continuamente nutriti.
La nostra organizzazione (associazione, comitato...?) si trova ancora ad uno stato embrionale. Logistica e catering li avete sperimentati e, presuntuosamente, crediamo di essercela cavata. C'è chi poi tra noi si occupa dei contatti con l'esterno, chi di  ricerca e documentazione, chi cura la rassegna stampa, la stesura dei documenti, la grafica, la burocrazia e chi ha il compito di coordinare il tutto. Senza dubbio allo stato attuale ci manca qualcuno che si occupi con sistematicità e competenza della comunicazione: si accettano suggerimenti e candidature!
Questo è ovviamente un organigramma di massima, più che altro uno strumento per ottimizzare i tempi, ma  i ruoli sono interscambiabili e sovrapponibili a seconda delle necessità.
Insomma se non si fosse capito ci auguriamo che il gruppo si allarghi, diventi sempre più numeroso, chiassoso e colorato.
Molte di voi hanno lasciato le coordinate nel nostro “libro mastro”, altre speriamo di raggiungerle con questo blog, ma soprattutto con un sano passaparola.

Per ora vi salutiamo, sperando di incontrarci presto.

Le donne di “La Città che Vogliamo”